Solidarietà Anti-CPT, LIBERA TUTTO!

alcuni fatti in ordine cronologico

(in alto il piu’ recente) 

Torino – Ennesima violenza nel cpt

riceviamo e diffondiamo

Un detenuto quest’oggi 3agosto è stato portato in ospedale perchè si
sentiva male. Riportato al centro, quando è andato a fare la terapia,
la polizia lo ha massacrato di botte dicendogli che non era vero che
stava male. In questo momento tutti i detenuti stanno urlando contro la
polizia.
Chiamate il cpt al n. 0115588778 o al n. 0115589815 o esprimete il
vostro dissenso nel modo che più ritenete utile e possibile! NON
possiamo stare zitti difronte a questa ennesima violenza!

 

Milano – Rivolta nel cpt di via Corelli

È quasi mezzanotte ed abbiamo ricevuto or ora la notizia di una sommossa dentro al Cpt di via Corelli.
Da quel che si capisce la scintilla è stato il mancato soccorso di un detenuto che non stava bene.
I detenuti hanno dato fuoco a dei materassi in varie zone del cpt, anche nella sala della mensa.
Non sappiamo molto di più. In questo momento RadioBlackOut sta effettuando una diretta, che sarà disponibile sul sito di Macerie fra qualche minuto.
Nel corso della notte daremo notizie ulteriori, se ci saranno.

Un’altra vittima del "maltempo" a Torino. Il
tempo orribile dei mastini repressivi sguinzagliati a terrorizzare e
reprimere. Un "maltempo" per il quale non serve a nulla chiudersi in
casa, aspettando che passi da sè.

2 agosto 2008, h 20.04 – Corriere della Sera

TORINO – Era scomparso mercoledi’ scorso il quindicenne marocchino,
il cui cadavere e’ affiorato oggi dalle acque del Po a Torino. Il
ragazzo, con un amico coetaneo, stava fuggendo sotto un forte temporale
dagli agenti della guardia di finanza, che avrebbero potuto fermarlo
per spaccio di droga. Il quindicenne si era rifugiato in uno dei
cunicoli lungo i Murazzi, ed e’ stato travolto dall’acqua del fiume.
(Agr)

 

 

Torino – Milano, dentro una gabbia

Il
10 luglio passato, una detenuta transessuale viene pestata dalla
polizia dentro al Cpt di via Corelli a Milano. Un episodio come mille
dentro le gabbie, ma l’aria è già carica di tensione da settimane ed
esplode la rivolta – e insieme alla rivolta la solidarietà da fuori. Il
giorno dopo la detenuta verrà liberata, a calci, perché Croce Rossa e
Polizia sono ansiosi di liberarsi di una rompiscatole e sperano che gli
animi di tutti si plachino. Ma lei, da fuori, vuole continuare a
lottare e, tra le altre cose, denuncia le violenze subite dentro.

Un episodio della lunga lotta dei detenuti di via Corelli contro la
gabbia che li rinchiude e – contemporaneamente – una occasione per noi
di fare una lunga chiacchierata con l’avvocato che la difende. Il
racconto di quella sera, le violenze della polizia, la connivenza della
Croce Rossa, l’utilizzo delle telecamere nei Cpt: un "modello" di
violenza permanente che accomuna, fin nei dettagli, Milano e Torino. E
poi, ancora, a ruota libera sulla prossima venuta dell’esercito nei
Cpt, sulla condizione degli apolidi e su altro ancora.

Per ascoltare l’intervista di Radio BlackOut all’avvocato Eugenio Losco www.autistici.org/macerie

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