lunedì 21 13:30-16:30 presidio all’ambasciata!

UN AIUTO PER SALVARE L’ISLANDA
dall’irreversibile distruzione dell’industria pesante.

La terra del fuoco e del ghiaccio è sempre stato un paese a bassissimo
impatto ambientale ricavando l’energia necessaria dalla sua intensa
attività geotermica e dalla grande quantità di ghiacciai e bacini; ora
rischia di diventare uno dei paesi piu inquinati ed inquinanti.
Un progetto folle nella sua devastazione porterà alla costruzione di 9
grandi dighe che serviranno esclusivamente a rifornire industrie
altamente inquinanti come le fonderie dell’Alcoa, multinazionale
americana che produce alluminio (una delle produzioni industriali piu
nocive, 1/3 della quale è impiegata nell’industria bellica). La sola
diga di Karahnjukar (alta 190 m e lunga 730) prevede 3 enormi bacini
artificiali, 7 canali, 16 tunnel, discariche e cantieri per un totale
di 3000 km2 occupati. 3 grandi fiumi piu tutta una serie di affluenti
e circa 60 cascate saranno cancellati. I lavori sono in fase avanzata
e una intera vallata, quella di Hàlslòn, è già stata sommersa,
cancellando una superficie di 57km2.
La realizzazione del progetto è stata assegnata alla italiana
Impregilo, già coinvolta nella gestione dei rifiuti campani, nel tav,
nel ponte sullo stretto di Messina e in decine di opere devastanti,
"scandali" finanziari e violazioni in tutto il mondo.
Interessi monumentali si celano dunque dietro a questo progetto. Il
governo islandese ricorre a scuse ridicole per ricercare il consenso
tra la gente che invece è sempre più contraria. Solo una pressione
politica del Ministro dell’Ambiente ribaltò nel 2001 una prima
valutazione di impatto ambientale fortemente negativa verso l’opera.
Questa diga, si dice, porterà posti di lavoro, ma la mano d’opera
finora è quasi tutta estera. I posti di lavoro previsti sono solo 400,
piu 300 di indotto. Numeri esigui per un paese con disoccupazione
prossima allo zero (0.9%). Il solito miraggio, le solite bugie.
Erosione e desertificazione porteranno al prosciugamento delle paludi
e al soffocamento della vegetazione. Quelle terre emerse dai ghiacciai
e dai vulcani ospitano un vastissimo ecosistema fatto di muschi e
licheni, attorniati da piante che garantiscono la naturale
sopravvivenza di alcuni branchi selvatici di renne, a molte specie di
uccelli migratori. Oltre 230 specie di animali e 75 specie di piante
rare sono in grave rischio di estinzione. Il pericolo di erosioni,
terremoti, in quello che è un territorio giovane, con la presenza di
vulcani attivi (fra cui il piu attivo d’Europa) e finora a bassissima
industrializzazione, fa già parlare di stato di emergenza.
Perciò riteniamo opportuno ed estremamente importante fermare un’opera
così altamente nociva e distruttiva.
IN QUESTA SETTIMANA PERSONE DI TUTTA EUROPA HANNO DECISO DI SUPPORTARE
LA CAUSA DELLA TERRA D’ISLANDA FACENDO PRESSIONE SUI CONSOLATI
ISLANDESI E SULLE AZIENDE COINVOLTE PER EVITARE CHE LA QUESTIONE RESTI
ISOLATA OLTRE I MARI.
C’E’ UN’UNICA TERRA CHE CI OSPITA, DIFENDIAMOLA!

Per maggiori informazioni: www.savingiceland.org

LUNEDI’ 21 LUGLIO ore 13.30 – 16.30
presidio presso AMBASCIATA ISLANDESE
via San Saba 12 (fermata metro B Piramide)

Per la liberazione della Terra,
Romantispecismo

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