Lettera dal carcere di Paola

Ci risiamo! Non hanno fatto trascorre nemmeno 1 mese dall’ultima assoluzione…ed è già pronta un’altra inchiesta, stessi argomenti, stessi riferimenti, stesso tentativo di fermarci. Guardoni stupidi, continuano a spiarci ed ascoltarci. Peccato non abbiamo un briciolo di cervello..perchè se lo avessero a forza di ascoltarci almeno qualcosa lo capirebbero, almeno quel minimo per rendersi conto che sono servi di un sistema nel quale essi stessi sono carne da macello.
Ma probabilmente se si nasce servi, servi si rimane e si fanno volentieri anche figure da idioti, se si crede di avere un po’ di potere.
In ogni caso se si intende non essere inermi spettatori di un mondo al devasto ma attori di un cambiamento radicale, la repressione non è certo una sorpresa, ma qualcosa che prima o poi arriva.
Il conflitto attualmente esiste ed è palpabile, sta a noi esserci affinché si riversi verso il vero nemico di tutti e di ciascuno, ovvero lo Stato, espressione del Capitale, della devastazione, dello sfruttamento..in una parola del dominio.
Quello che sto vivendo adesso e che altri compagni e altre compagne hanno vissuto e stanno vivendo è un attacco alle nostre lotte e a noi stessi e deve essere quindi da sprone per intensificarle. Non sono accettabili le torture inflitte a miliardi di animali, anche in questo istante prigionieri negli allevamenti, nei macelli e nei laboratori, non è accettabile l’addomesticamento continuo ed incensante della Natura e della Terra, non è accettabile lo sfruttamento dei popoli, i pacchetti di sicurezza del Capitale, né le bombe intelligenti su popolazioni inermi.
E’ necessario agire e non fermarsi mai.
Fino alla totale liberazione
Per l’antispecismo

Paola


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